"Seguirà: intervento dei Wu Ming per far pubblicità al loro libro che con un'attenta analisi dei subtesti dimostra che invece Tolkien è 'de sinssra'. Seguirà: intervento di segno opposto di qualcuno. Seguirà: puntata di Fahrenheit con la Lipperini e uno dei WM per ulteriore pubblicità al libro. Una diatriba politico-letteraria più appassionante di Tolkien...Però direi che delle invidiose caldane di chi negli anni settanta non poteva dire che gli piaceva Tolkien perché se no gli davano del fascio, e delle malinconie di chi avrebbe voluto andare ai campi hobbit ma non l'hanno lasciato, ci se ne può - e deve - fregare altamente, anche perché producono libri noiosi, indigesti e inutili. Meglio il trono di spade."
Sapevo che uno dei miei protagonisti aveva già lanciato l'esca in questo post (lo scorso 3 Dicembre), ma non avrei pensato che la valanga degli eventi sarebbe stata così veloce.
Fuggite, sciocchi! |
E tra gli sciocchi ci sto a pieno titolo io, che mi ero scordato dell'arrivo nelle sale dell'ultimo film di Peter Jackson. "Coincidenze? Non credo proprio." Me lo ha ricordato il disprezzo che i nostri disseminano a piene mani sulla chilometrica saga hollywoodiana (la cui demise mi sembra annunciata un po' prematuramente - seguirà: adattamento jacksoniano de Il Silmarillion in 25 episodi)
Mancano ancora l'intervento 'de dessra' e la puntata di Fahrenheit, ma sarei davvero sorpreso se mancassero. Il secondo evento mi pare praticamente inevitabile.
Ma davvero dobbiamo, dopo più di 60 anni di culto Tolkieniano planetario, e per una supposta rivalutazione culturale, appoggiarci a questa gente che, avendo smesso di spararsi (per davvero) negli anni 70, continua a farlo ora a salve in una specie di paintball arena semideserta, nell'evidente speranza di intercettare l'interesse di qualche ggiovane?
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