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Friday, November 14, 2008

Libertà, alberi e pistole

L'ho ascoltata per anni. L'ho sentita cantare per anni. Probabilmente l'ho cantata anche io (anche se non me ne ricordo chiaramente). Era come una canzone di quelle che si cantano in Chiesa: nobili parole, musica facile e con tutte le caratteristiche tipiche di un inno, e un bel coro per ritornello.

"La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è PAR-TE-CI-PA-ZIO-NE"

Ho dovuto aspettare di avere 35 anni o più per essere colpito da un pensiero folgorante (ma non ero in viaggio per Damasco e non caddi da cavallo). Il pensiero diceva:

"Tu non sei d'accordo con questa canzone. Per niente. Neanche con una parola. Questa canzone propone un'idea della libertà che, al meglio, scarta senza neanche prenderla in considerazione l'idea di libertà individuale che ti è tanto cara. Al peggio, propone una deprimente dittatura collettivistica"

Wow. Menato per il naso per quasi vent'anni dalle caratteristiche anestetizzanti (musica facile e belle parole: libertà, albero, partecipazione) di una canzonetta. Infatti, era la prima volta che mi soffermavo a pensare al significato del testo. Che poi...il significato del ritonello. Perchè le strofe (che devo dire ascoltavo ancora meno) in parte lo contraddicono, di partecipazione non si parla più o di straforo (un testo abbastanza incoerente, in verità).

Insomma, io penso che la libertà sia innanzitutto poter stare sopra un albero (fra 'altro) senza che qualcuno ti venga a scassare i cabasisi - "Scendi, che andiamo a partecipare". Vacci tu. Io vengo se mi va.

E strano, perché poi delle altre canzoni di Gaber (quelle che mi piacevano e quelle che no) il testo lo ascoltavo e qualche ragionamento (senza esagerare, aveve pur sempre diciassette anni) ce lo facevo. Evidentemente le qualità oppiacee, psico-catto-comuniste (e certo, chi s'immagina di parlar male della partecipazione in parrocchia? e in sezione? e nel gruppo di autocoscienza? La partecipazione è prima di tutto BUONA) di questo ritornello mi avevano completamente otturato le vie pensatorie...

Quando si sente una parola bella/buona (casa pane mamma caldo...partecipazione) bisognerebbe sempre mettere mano alla pistola.

Tuesday, November 11, 2008

Mandiamolo in pensione

Lemma :
contaminare
Sillabazione/Fonetica :
[con-ta-mi-nà-re]
Etimologia :
Dal lat. contaminare
Verbo

Definizione :
v. tr. [io contàmino ecc.]
1 insozzare, inquinare, infettare: l'acqua contaminata di un pozzo; il gas ha contaminato l'aria
2 (fig.) corrompere spiritualmente: contaminare l'animo
3 fondere in un unico testo più elementi di diversa provenienza; fare una contaminazione.

Ecco, io sarei deliziato se si potesse pensionare, o mettere a riposo per una trentina d'anni, l'uso 3. Se non si può farlo dappertutto, si potrebbe perlomeno sospenderne l'uso giornalistico? Non sentire per qualche anno idiozie come:

"...un paese meraviglioso, dove la musica arriva e si contamina"

Che poi, è sempre usato in senso positivo (e a me invece la frase appena citata fa anche un po' schifo).

Molti anni fa, l'idea che l'impurità e la sovrapposizione di fonti diverse potessero talvolta essere un pregio, invece che un difetto, era nuova e originale (oddio, neanche poi tanto). Oggi è un esausto luogo comune. Fra l'altro è spesso sbagliato,e viene applicato a qualunque imbastardimento passi per strada.

Quindi, dai, leviamo di mezzo "contaminare" così, dovendo cercare una perifrasi, magari il parlante (scrivente) è indotto a pensare un po' (impresa disperata, lo so). E già che ci siamo, pensioniamo anche trash. (Forse questo è meglio strozzarlo.)

Wednesday, November 5, 2008

Commento obbligatorio

E così dopo giorni (magari - sono almeno settimane) passate in un ridicolo entusiasmo per le elezioni USA, a giochi chiusi si scatena il dibattito: sarà di destra, Obama? Di sinistra? Dove destra e sinistra sono da intendersi in termini rigorosissimamaente italiani, neh...

Un po' come interpretare i risultati dei Mondiali di calcio in funzione dei loro effetti sul match Zagarolo-Tricarico.

(Io nel frattempo sono soprattutto sollevato che otto anni di Bush siano finiti, nella certezza che uno qualunque dei due candidati sarebbe stato meglio per tutti quanti. Certo con McCain settantaduenne, l'idea del "president Palin" non mi sorrideva).