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Wednesday, March 16, 2011

Ma conviene?

Da: Scienza in Rete

Nel migliore dei casi, smantellare una centrale costa (per un reattore raffreddato ad acqua da 1000 MW) circa 400 milioni di €, fino ad arrivare a circa 2 miliardi di € per i reattori inglesi raffreddati a gas. Per citare Maugeri [4], “La sottovalutazione iniziale e in itinere delle spese è stata talmente abnorme da sollevare problemi per la fiscalità di interi paesi al momento in cui, per esempio, è stata valutata la possibilità di privatizzare imprese pubbliche operanti nel nucleare, come è accaduto in Gran Bretagna e in Francia. Così, per esempio, nel 2001 la British Nuclear Fuels Limited (posseduta dallo Stato) aveva accumulato 38 miliardi di € di costi da sostenere, in gran parte dovuti a oneri di smantellamento dei suoi impianti di riprocessamento nucleare”.

Calculemus

Sento dire (e per pura carità di patria, lasciamo stare da chi):

"Smettere di fare centrali per via di Fukushima sarebbe come smettere di fare ponti tutte le volte che cade un ponte."

Nessuno di costoro ha ancora tentato di confrontare, in termini di danni, i costi di un crollo di un ponte con quello di contaminare per miglialia di anni un'area urbana abitata da 13 milioni di persone - diciamo i costi, umani e no, di evacuare per i prossimi 10,000 anni la prefettura di Tokyo dopo averla seppellita sotto una colata di cemento. (I numeri, si sa, sono scomodi).

Il primo evento è abbastanza frequente, i danni circoscritti. Il secondo rischio - dati alla mano e su base mondiale - è abbastanza raro - ma tende a presentarsi circa ogni 30 anni (Chernobyl, Fukushima). Facciamo una botta di conti?

Se pero' questo tipo di ragionamento e' ostico, vogliamo dedicare un attimo di attenzione al noto e irrazionale fazioso, nonché premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia, che dichiarò in tempi non sospetti - e ha ripetuto in questi giorni, che il nucleare (anche di ennesima generazione) è una battagli di retroguardia, soprattutto se intrapresa oggi per coprire il 4% del nostro fabbisogno energetico fra 10 anni?

Bash script profiler

Sysadmins do not die - they just logoff.

Let's keep old tools alive.


#! /bin/bash
#
# shprof - a line profiler for shell scripts
# Usage:
# shprof.sh
# Executes and counts how many times each line is executed.
# converted and sparsely tested by Alessandro Forghieri ( alf (at) orion (dot) it) from:
# http://dev.gentoo.org/~dberkholz/scripts/shprof
# -- which did not really work and in turn claimed to come from:
# http://www.math.ias.edu/doc/bash-3.0/scripts.v2/shprof (which now 404's)
#
#
# That was in turn adapted from a similar program included in `The New KornShell' by
# Bolsky and Korn and posted to usenet by bsh20858@challenger.fhda.edu
#
# converted to bash v2 syntax by Chet Ramey
#
TMPFILE=${TMP:-/tmp}/shprof$$

trap 'rm -f $TMPFILE' EXIT

errexit()
{
echo $0: "$@" >&2
exit 1
}

# create script with profiling enabled
cat > $TMPFILE <<- \_EOF_
declare -a _line
_profend()
{
case "$1" in
/*|./*) file="$1" ;;
*) file=$(type -path "$1") ;;
esac

echo "*** line profile for $file ***"
i=1;
while read -r && [ $i -le $NLINE ]; do
count=${_line[$i]}
if [ "$count" -gt 0 ]; then
echo "[$count] $i: $REPLY"
fi
i=$((i + 1))
done <$file
_EOF_
# make the profiling script remove itself after printing line stats
echo "rm -f $TMPFILE" >> $TMPFILE
cat >> $TMPFILE <<- \_EOF_
}
_command=$1
shift
i=1
NLINE=$(wc -l < "$_command")
while [ $i -le $NLINE ]; do
_line[$i]=0
i=$((i + 1))
done
unset i
trap "_profend ${_command}" EXIT
BLN=999999
trap 'LN=$(( $LINENO - $BLN )) ; if [[ $LN -gt 0 ]]; then _line[$LN]=$(( ${_line[$LN]} + 1 )); fi;' DEBUG
BLN=$LINENO
_EOF_

case "$1" in
/*|./*) file=$1 ;;
*) file=$(type -p "$1") ;;
esac

cat "${file-$1}" >> $TMPFILE || errexit "${1}: cannot open"
chmod +x $TMPFILE

exec -a "$file" $TMPFILE "$@"

Tuesday, March 15, 2011

Caro H.G. Wells

Le vere macchine del tempo siamo noi.

"Al lago ho un vicino, uno dei sempre più numerosi pirati dell’etere, che si è fatto installare una parabola. Da noi le parabole sono fuorilegge, perché consentono di captare gratis un centinaio di canali americani a pagamento. Ma lui con un decoder da trenta dollari li becca tutti. Da un certo punto di vista mi trovo in una situazione molto simile: anch’io, nel mio crepuscolo, passo lunghe notti a ricevere dal passato un guazzabuglio di immagini cifrate, ma a differenza del mio vicino non riesco a decodificarle."
da Mordecai Richler "La Versione di Barney"