Dimmi, vuoi essere la mia compagna di gioco?
Vuoi sempre, sempre giocare?
Andare insieme nel buio,
con cuore infantile sembrare importante,
prendere posto con serietà a capotavola,
versare vino e acqua con sapienza,
lanciare perle, gioire per niente,
e con nostalgia indossare vecchi vestiti?
Dimmi, vuoi giocare a tutto quel che è vita,
all'inverno nevoso e al lunghissimo autunno,
si può bere il tè, muti,
il tè di rubino e il vapore giallo?
Vuoi vivere davvero con cuore puro,
stare in silenzio a lungo, a volte aver paura,
perché sulla piazza si aggira il novembre,
perché lo spazzino è un uomo povero e malato,
che fischia sotto la nostra finestra?
Vuoi giocare al serpente, all'aquila,
ai lunghi viaggi, al treno, alla nave,
al Natale, al sogno, a tutte le cose belle?
Vuoi giocare all'amante felice?
Fingere il pianto, il funerale colorato?
Vuoi vivere, vivere per sempre,
vivere nel gioco che è diventato vero?
Stare distesi per terra tra i fiori
e vuoi, vuoi giocare alla morte?