L'uso di questo sito
autorizza anche l'uso dei cookie
necessari al suo funzionamento.
(Altre informazioni)

Tuesday, October 9, 2012

Libertà di

Ha ragione Mario Pirani quando chiama repellenti le tirate dei siti neonazisti contro Shlomo Venezia.

Però trovo molto pertinenti le osservazioni di questo articolo di Slate ("Hate Speech Hypocrites"): come si fa a dire ai musulmani che non possiamo impedire blasfemie contro Maometto mentre - ad esempio - non ci facciamo grossi problemi nella regolamentazione del discorso sull'Olocausto?

Io - con tutti i problemi che comporta - credo che la posizione di Slate sia l'unica compatibile con un'idea coerente di libertà d'espressione.

Monday, October 8, 2012

Dormire, forse?

Pare che bisognerebbe aver letto un numero considerevole dei seguenti libri. Armarsi di laboriosità, o procombere?
  1. The Republic, Plato
  2. Organon, Aristotle
  3. Nicomachean Ethics, Aristotle
  4. City of God, Augustine
  5. Summa theologiae, Aquinas
  6. The Prince, Machiavelli
  7. Novum Organum, Francis Bacon
  8. Discourse on Method, Rene Descartes
  9. Meditations on First Philosophy, Rene Descartes
  10. Leviathan, Thomas Hobbes
  11. Ethics, Spinoza
  12. An Essay Concerning Human Understanding, John Locke
  13. Monadology, Leibniz
  14. Principles of Human Knowledge, Berkeley
  15. A Treatise of Human Nature, Hume
  16. Dialogues Concerning Natural Religion, Hume
  17. The Social Contract, Rousseau
  18. The Principles of Morals and Legislation, Jeremy Bentham
  19. Critique of Pure Reason, Immanuel Kant
  20. Phenomenology of Spirit, Hegel
  21. Utilitarianism, John Stuart Mill
  22. Vindication of the rights of Women, Mary Wollstonecraft
  23. Either/Or, Soren Kierkegaard
  24. Method of Ethics, Sidgwick
  25. Thus Spoke Zarathustra, Nietzsche
  26. Communist Manifesto, Karl Marx
  27. Principia Ethica, G. E. Moore
  28. Being and Time, Martin Heidegger
  29. Tractatus, Wittgenstein
  30. Philosophical Investigations, Wittgenstein
  31. Being and Nothingness, Jean-Paul Sartre
  32. The Second Sex, de Beauvoir

Thursday, September 27, 2012

Disavventura artica allitterativa

Una squadra di ricercatori, inviata al circolo polare artico da una gelateria biologica per sperimentare nuovi gusti, era intenta a raccogliere materie prime. Ad un tratto, un branco di cani selvatici li sorprese, rubando loro i preziosi prototipi di gelato. La disavventura fu raccontata così:
 
"Eravamo lì chini
a raccoglier licheni,
quando alcuni cani
han rubato quei coni."

Wednesday, September 5, 2012

Quelli che leggono le loro tesi su Radio 3

Oggi, verso la una, c'era una ragazza (ragazzina?) che diceva cose del tipo  

"Non c'è quasi bisogno di presentarla, questa 'SolidaritatLied'. Molti di voi ricorderanno che è inserita alla fine di un film del 1932 con sceneggiature di Bertolt Brecht...."

Insomma, faceva tenerezza. Invece quelli che ce l'hanno messa, a leggere la sua (esoterica, per i più) tesi in un giorno di fine estate, per tappare un buco di palinsesto, mi fanno abbastanza rabbia.

Thursday, August 2, 2012

Il centro storico di Modena e i capponi di Renzo.

Leggo, spazientito, sul blog di "In ascolto":

'Nei giorni scorsi l’Assessore Sitta ha detto che il centro storico è “il più bell’Outlet del mondo“… Noi la pensiamo diversamente. Perché gli outlet sono i nemici numero uno dei centri storici. Al pari dei centri commerciali. E un Assessore allo Sviluppo economico dovrebbe esserne consapevole. Perché il contesto degli outlet non è minimamente paragonabile a quello dei nostri centri storici, così ricchi di cultura, di storia e di eccellenze architettoniche. In secondo luogo perché nei centri storici c’è vita vera e la si respira. Anche grazie ai negozi che animano le vie del cuore della città ed agli imprenditori che li conducono con amore per il proprio mestiere e per la propria città.Negli outlet regna l’artificiosità e il tentativo di ricreare le atmosfere dei centri storici non ha avuto risultati positivi, anzi. E poi non ci sono i commercianti, con la loro storia e la loro passione. Ci sono gli industriali del commercio, poca anima e molta standardizzazione.
Invitiamo dunque Sitta a evitare, in futuro, tali similitudini'




E rispondo....

Io invece – senza con ciò condividere la stragrande maggioranza delle iniziative di Sitta – ritengo che sia questo tipo di prese di posizione, gattopardesche e apparentemente di alto profilo, a decretare la stagnazione e morte dei nostri centri storici. Un po’ come quando si fa notare ai commercianti che uno dei motivi per cui i loro fatturati calano è il livello dei prezzi e ci si sente rispondere che i prezzi non c’entrano e i problemi sono “ben altri”. Poi se uno scava un po’ scopre che i “ben altri” problemi si risolvono ponendo limiti ferrei alla concorrenza. Ma tò.

Se è vero (com’è vero) che i nostri centri storici sono “così ricchi di cultura, di storia e di eccellenze architettoniche” non dovrebbe essere poi impossibile utilizzare queste caratteristiche per farne diventare la parte commerciale concorrenziale con gli outlet. Dopo tutto, mi pare che Benetton, bieco industriale del commercio com’è, in centro se la cavi piuttosto bene (o mi sono perso una puntata?) . Oppure bisognerà concludere che i commercianti con la loro storia, passione e quant’altro, preferiscono fare la fine dei capponi di Renzo.

Monday, July 30, 2012

The olympic record in bad taste.

Am I alone in thinking that the 2012 Olympics opening ceremony has taken kitsch to an entirely new record, that future generations will have to strive very hard to emulate?

Friday, June 29, 2012

And for the record.


          __   _,--="=--,_   __
         /  \."    .-.    "./  \
        /  ,/  _   : :   _  \/` \
        \  `| /o\  :_:  /o\ |\__/
         `-'| :="~` _ `~"=: |
            \`     (_)     `/
     .-"-.   \      |      /   .-"-.
.---{     }-- \  ,,-'-,,  /|--{     }---.
 )  (_)_)_)     `~-===-~`     (_(_(_)  (
(     Il mio cane e' meglio del tuo.    )
 )                                     (
'---------------------------------------'

Wednesday, June 20, 2012

Pensare il pensiero

Quasi tutto quello che vado leggendo, e che ho letto, sull'autocoscienza e l'intelligenza (naturale o artificiale) dà tantissime assunzioni per scontate, spesso senza neppure dirlo. Questo articolo di Ellen Ullman è una rara eccezione. Da leggere.

Monday, May 28, 2012

Bicarbonato: Dulcamara sarebbe invidioso

E' un po' che seguo gli articoli del sito di "news indipendenti" you-ng e - più o meno - si conformano tutti a questo schema:
  • Si prende qualcosa che circola sul web. Questo semilavorato deve fare scalpore e avere un contenuto anticonvenzionale, possibilmente ecologista, meglio se antagonista (tipo "In una remota provincia della Cina Meridionale un coraggioso medico ha dimostrato che una dieta a base di tofu diminuisce la CO2 atmosferica, rende più intelligenti del 30%, e aumenta il sex-appeal. Ma la Nestlè sta affossando tutto")
  • Lo si traduce e lo si mette in bella, così producendo "l'articolo". L'estensore dell'articolo sia giovane, carino/a, e abbia un'accattivante biografia dove dichiara, in maniera ingenua e simpatica, di aver desiderato di scrivere su un giornale da prima dell taglio del cordone ombelicale.
  • Non è necessario andare a vedere se il materiale grezzo è per caso vecchio di 4 anni,destituito di ogni fondamento, se è stato smentito da tutti coloro che si interessano professionalmente del tema, o diffuso da un personaggio che è anche un appassionato di chemtrails e ha una web page dove dichiara che la luna è fatta di gorgonzola.

  • Visto, si stampi.

  • Se per caso si pesta una boazza veramente grande (come capita quando si parla di terapie alternative per i malati di cancro), basta accusare tutti i critici di mentalità medioevale, di non sapere come si scrive un articolo e di essere antidemocratici.

Beh, che problema c'è? I grandi e piccoli quotidiani nazionali non fanno lo stesso? Infatti, nessun problema: le nuove leve stanno venendo formate per continuare in questa nobile tradizione di reporting di terza/quarta mano. Basta non lamentarsi se la stampa professionale italiana gode del credito che le guadagnano  i loro metodi.

La lettura dell'articolo in sè sarebbe esilarante, se il tema non fosse così serio. Qualche citazione.

  • "Le case farmaceutiche temevano che si arrivasse a questa conclusione, ma ci siamo riusciti ugualmente! Poiché 'il cancro è un fungo, va combattuto con antimicotici naturali' come il bicarbonato di sodio. Si, proprio quello che trovate nei supermercati ad 1,60 euro al kg!" (Dove si scopre, tra l'altro, che il bicarbonato è un antimicotico)

  • "Un pacco di pillole chemioterapiche infatti può costare anche 7 mila euro." (Questo pacco, invece, è gratis)

  • "A quel punto Simoncini si vide prima condannato per omicidio colposo, poi radiato dall'albo dei medici e poi perseguitato per esercizio abusivo della professione medica." (Il complotto farmaceutico è evidente: normalmente, si persegue, ma qui si arriva a perseguitare)

  • "I BENEFICI DEL BICARBONATO DI SODIO sono ormai ampiamente riconosciuti per la cura di alcune malattie acute come influenza e raffreddore" (eh? ampiamente riconosciute da chi?)


  • "Il bicarbonato ha la facoltà di alcalinizzare soluzioni acide e quindi aumentarne il PH." (Sì, anche l'ammoniaca ce l'ha)


  • "Il Ph del sangue è spesso indice di alcune malattie tant'è che possiamo definire la presenza di alcune malattie proprio in base all'acidità del nostro sangue. Riequilibrando il PH dunque aiutiamo il corpo a raggiungere una certa armonia." (Abbiamo anche un vasto assortimento di sanguisughe, lancette per la pratica del salasso, e ambra grigia estratta dallo stomaco delle balene, che applicata sulla parte dà grandi benefici. Quella fiala contiene polvere di corno di rinoceronte, un toccasana contro l'impotenza.)


  • "ecco che il bicarbonato diventerebbe una prima cura per il trattamento del cancro, malattie renali, diabete e, come detto prima, raffreddore e influenza."

Ecco, questo lo sapeva già anche il Dott. Dulcamara (un precursore?), che cito, dall'Elisir d'Amore.

Dulcamara
Udite, udite, o rustici
attenti non fiatate.

Io già suppongo e immagino
che al par di me sappiate
ch’io sono quel gran medico,
dottore enciclopedico
chiamato Dulcamara,
la cui virtù preclara
e i portenti infiniti
son noti in tutto il mondo... e in altri siti.
Benefattor degli uomini,
riparator dei mali,
in pochi giorni io sgombero
io spazzo gli spedali,
e la salute a vendere
per tutto il mondo io vo.
Compratela, compratela,
per poco io ve la do.

È questo l’odontalgico
mirabile liquore,
dei topi e delle cimici
possente distruttore,
i cui certificati
autentici, bollati
toccar vedere e leggere
a ciaschedun farò.
Per questo mio specifico,
simpatico mirifico,
un uom, settuagenario
e valetudinario,
nonno di dieci bamboli
ancora diventò.
Per questo Tocca e sana
in breve settimana
più d’un afflitto giovine
di piangere cessò.

O voi, matrone rigide,
ringiovanir bramate?
Le vostre rughe incomode
con esso cancellate.
Volete voi, donzelle,
ben liscia aver la pelle?
Voi, giovani galanti,
per sempre avere amanti?
Comprate il mio specifico,
per poco io ve lo do.
Ei move i paralitici,
spedisce gli apopletici,
gli asmatici, gli asfitici,
gl’isterici, i diabetici,
guarisce timpanitidi,
e scrofole e rachitidi,
e fino il mal di fegato,
che in moda diventò.
Comprate il mio specifico,
per poco io ve lo do.

L’ho portato per la posta
da lontano mille miglia
mi direte: quanto costa?
quanto vale la bottiglia?
Cento scudi?... Trenta?... Venti?
No... nessuno si sgomenti.
Per provarvi il mio contento
di sì amico accoglimento,
io vi voglio, o buona gente,
uno scudo regalar.

Coro
Uno scudo! Veramente?
Più brav’uom non si può dar.

Dulcamara
Ecco qua: così stupendo,
sì balsamico elisire
tutta Europa sa ch’io vendo
niente men di dieci lire:
ma siccome è pur palese
ch’io son nato nel paese,
per tre lire a voi lo cedo,
sol tre lire a voi richiedo:

così chiaro è come il sole,
che a ciascuno, che lo vuole,
uno scudo bello e netto
in saccoccia io faccio entrar.
Ah! di patria il dolce affetto
gran miracoli può far.

Coro
È verissimo: porgete.
Oh! il brav’uom, dottor, che siete!
Noi ci abbiam del vostro arrivo
lungamente a ricordar.

Ai Modenesi piacerà anche ricordar il detto: "L'e come l'acqua dal Muriel, che l'an fa bein e l'an fa mel." (E' come l'acqua del Dott. Moreali, che non fa bene e non fa male).

P.S: link omessi per proteggere gli innocenti e non dare troppa visibilità ai colpevoli.

Wednesday, May 16, 2012

Geni

Non so come vanno chiamati Jobs, Zuckerberg e altri uomini d'affari  creativi e di successo, ma non mi pare che il prevalente "geni" sia il termine giusto. E non solo perché le iperboli non fanno che crescere all' avvicinarsi dell' IPO  di facebook.