Il burino di Burano,
Su un muretto qui a Murano
mentre pensa alla Morena
e, col viso un po' murino,
mangia mesto una murena.
Se ne andrà forse a Mirano,
il burino di Burano,
ben lontano da Murano,
per dimenticar Morena.
--Ettore Sacrestia.
L'uso di questo sito
autorizza anche l'uso dei cookie
necessari al suo funzionamento.
(Altre informazioni)
Monday, October 22, 2012
Tuesday, October 9, 2012
Libertà di
Ha ragione Mario Pirani quando chiama repellenti le tirate dei siti neonazisti contro Shlomo Venezia.
Però trovo molto pertinenti le osservazioni di questo articolo di Slate ("Hate Speech Hypocrites"): come si fa a dire ai musulmani che non possiamo impedire blasfemie contro Maometto mentre - ad esempio - non ci facciamo grossi problemi nella regolamentazione del discorso sull'Olocausto?
Io - con tutti i problemi che comporta - credo che la posizione di Slate sia l'unica compatibile con un'idea coerente di libertà d'espressione.
Però trovo molto pertinenti le osservazioni di questo articolo di Slate ("Hate Speech Hypocrites"): come si fa a dire ai musulmani che non possiamo impedire blasfemie contro Maometto mentre - ad esempio - non ci facciamo grossi problemi nella regolamentazione del discorso sull'Olocausto?
Io - con tutti i problemi che comporta - credo che la posizione di Slate sia l'unica compatibile con un'idea coerente di libertà d'espressione.
Monday, October 8, 2012
Dormire, forse?
Pare che bisognerebbe aver letto un numero considerevole dei seguenti libri.
Armarsi di laboriosità, o procombere?
- The Republic, Plato
- Organon, Aristotle
- Nicomachean Ethics, Aristotle
- City of God, Augustine
- Summa theologiae, Aquinas
- The Prince, Machiavelli
- Novum Organum, Francis Bacon
- Discourse on Method, Rene Descartes
- Meditations on First Philosophy, Rene Descartes
- Leviathan, Thomas Hobbes
- Ethics, Spinoza
- An Essay Concerning Human Understanding, John Locke
- Monadology, Leibniz
- Principles of Human Knowledge, Berkeley
- A Treatise of Human Nature, Hume
- Dialogues Concerning Natural Religion, Hume
- The Social Contract, Rousseau
- The Principles of Morals and Legislation, Jeremy Bentham
- Critique of Pure Reason, Immanuel Kant
- Phenomenology of Spirit, Hegel
- Utilitarianism, John Stuart Mill
- Vindication of the rights of Women, Mary Wollstonecraft
- Either/Or, Soren Kierkegaard
- Method of Ethics, Sidgwick
- Thus Spoke Zarathustra, Nietzsche
- Communist Manifesto, Karl Marx
- Principia Ethica, G. E. Moore
- Being and Time, Martin Heidegger
- Tractatus, Wittgenstein
- Philosophical Investigations, Wittgenstein
- Being and Nothingness, Jean-Paul Sartre
- The Second Sex, de Beauvoir
Thursday, September 27, 2012
Disavventura artica allitterativa
Una squadra di ricercatori, inviata al circolo polare artico da una gelateria biologica per sperimentare nuovi gusti, era intenta a raccogliere materie prime. Ad un tratto, un branco di cani selvatici li sorprese, rubando loro i preziosi prototipi di gelato. La disavventura fu raccontata così:
"Eravamo lì chini
a raccoglier licheni,
quando alcuni cani
han rubato quei coni."
a raccoglier licheni,
quando alcuni cani
han rubato quei coni."
Wednesday, September 5, 2012
Quelli che leggono le loro tesi su Radio 3
Oggi, verso la una, c'era una ragazza (ragazzina?) che diceva cose del tipo
"Non c'è quasi bisogno di presentarla, questa 'SolidaritatLied'. Molti di voi ricorderanno che è inserita alla fine di un film del 1932 con sceneggiature di Bertolt Brecht...."
Insomma, faceva tenerezza. Invece quelli che ce l'hanno messa, a leggere la sua (esoterica, per i più) tesi in un giorno di fine estate, per tappare un buco di palinsesto, mi fanno abbastanza rabbia.
"Non c'è quasi bisogno di presentarla, questa 'SolidaritatLied'. Molti di voi ricorderanno che è inserita alla fine di un film del 1932 con sceneggiature di Bertolt Brecht...."
Insomma, faceva tenerezza. Invece quelli che ce l'hanno messa, a leggere la sua (esoterica, per i più) tesi in un giorno di fine estate, per tappare un buco di palinsesto, mi fanno abbastanza rabbia.
Thursday, August 2, 2012
Il centro storico di Modena e i capponi di Renzo.
Leggo, spazientito, sul blog di "In ascolto":
'Nei giorni scorsi l’Assessore Sitta ha detto che il centro storico è “il più bell’Outlet del mondo“… Noi la pensiamo diversamente. Perché gli outlet sono i nemici numero uno dei centri storici. Al pari dei centri commerciali. E un Assessore allo Sviluppo economico dovrebbe esserne consapevole. Perché il contesto degli outlet non è minimamente paragonabile a quello dei nostri centri storici, così ricchi di cultura, di storia e di eccellenze architettoniche. In secondo luogo perché nei centri storici c’è vita vera e la si respira. Anche grazie ai negozi che animano le vie del cuore della città ed agli imprenditori che li conducono con amore per il proprio mestiere e per la propria città.Negli outlet regna l’artificiosità e il tentativo di ricreare le atmosfere dei centri storici non ha avuto risultati positivi, anzi. E poi non ci sono i commercianti, con la loro storia e la loro passione. Ci sono gli industriali del commercio, poca anima e molta standardizzazione.
Invitiamo dunque Sitta a evitare, in futuro, tali similitudini'
E rispondo....
Io invece – senza con ciò condividere la stragrande maggioranza delle iniziative di Sitta – ritengo che sia questo tipo di prese di posizione, gattopardesche e apparentemente di alto profilo, a decretare la stagnazione e morte dei nostri centri storici. Un po’ come quando si fa notare ai commercianti che uno dei motivi per cui i loro fatturati calano è il livello dei prezzi e ci si sente rispondere che i prezzi non c’entrano e i problemi sono “ben altri”. Poi se uno scava un po’ scopre che i “ben altri” problemi si risolvono ponendo limiti ferrei alla concorrenza. Ma tò.
Se è vero (com’è vero) che i nostri centri storici sono “così ricchi di cultura, di storia e di eccellenze architettoniche” non dovrebbe essere poi impossibile utilizzare queste caratteristiche per farne diventare la parte commerciale concorrenziale con gli outlet. Dopo tutto, mi pare che Benetton, bieco industriale del commercio com’è, in centro se la cavi piuttosto bene (o mi sono perso una puntata?) . Oppure bisognerà concludere che i commercianti con la loro storia, passione e quant’altro, preferiscono fare la fine dei capponi di Renzo.
'Nei giorni scorsi l’Assessore Sitta ha detto che il centro storico è “il più bell’Outlet del mondo“… Noi la pensiamo diversamente. Perché gli outlet sono i nemici numero uno dei centri storici. Al pari dei centri commerciali. E un Assessore allo Sviluppo economico dovrebbe esserne consapevole. Perché il contesto degli outlet non è minimamente paragonabile a quello dei nostri centri storici, così ricchi di cultura, di storia e di eccellenze architettoniche. In secondo luogo perché nei centri storici c’è vita vera e la si respira. Anche grazie ai negozi che animano le vie del cuore della città ed agli imprenditori che li conducono con amore per il proprio mestiere e per la propria città.Negli outlet regna l’artificiosità e il tentativo di ricreare le atmosfere dei centri storici non ha avuto risultati positivi, anzi. E poi non ci sono i commercianti, con la loro storia e la loro passione. Ci sono gli industriali del commercio, poca anima e molta standardizzazione.
Invitiamo dunque Sitta a evitare, in futuro, tali similitudini'
E rispondo....
Io invece – senza con ciò condividere la stragrande maggioranza delle iniziative di Sitta – ritengo che sia questo tipo di prese di posizione, gattopardesche e apparentemente di alto profilo, a decretare la stagnazione e morte dei nostri centri storici. Un po’ come quando si fa notare ai commercianti che uno dei motivi per cui i loro fatturati calano è il livello dei prezzi e ci si sente rispondere che i prezzi non c’entrano e i problemi sono “ben altri”. Poi se uno scava un po’ scopre che i “ben altri” problemi si risolvono ponendo limiti ferrei alla concorrenza. Ma tò.
Se è vero (com’è vero) che i nostri centri storici sono “così ricchi di cultura, di storia e di eccellenze architettoniche” non dovrebbe essere poi impossibile utilizzare queste caratteristiche per farne diventare la parte commerciale concorrenziale con gli outlet. Dopo tutto, mi pare che Benetton, bieco industriale del commercio com’è, in centro se la cavi piuttosto bene (o mi sono perso una puntata?) . Oppure bisognerà concludere che i commercianti con la loro storia, passione e quant’altro, preferiscono fare la fine dei capponi di Renzo.
Monday, July 30, 2012
The olympic record in bad taste.
Am I alone in thinking that the 2012 Olympics opening ceremony has taken kitsch to an entirely new record, that future generations will have to strive very hard to emulate?
Friday, June 29, 2012
And for the record.
__ _,--="=--,_ __ / \." .-. "./ \ / ,/ _ : : _ \/` \ \ `| /o\ :_: /o\ |\__/ `-'| :="~` _ `~"=: | \` (_) `/ .-"-. \ | / .-"-. .---{ }-- \ ,,-'-,, /|--{ }---. ) (_)_)_) `~-===-~` (_(_(_) ( ( Il mio cane e' meglio del tuo. ) ) ( '---------------------------------------'
Wednesday, June 20, 2012
Pensare il pensiero
Quasi tutto quello che vado leggendo, e che ho letto, sull'autocoscienza e l'intelligenza (naturale o artificiale) dà tantissime assunzioni per scontate, spesso senza neppure dirlo. Questo articolo di Ellen Ullman è una rara eccezione. Da leggere.
Monday, May 28, 2012
Bicarbonato: Dulcamara sarebbe invidioso
E' un po' che seguo gli articoli del sito di "news indipendenti" you-ng e - più o meno - si conformano tutti a questo schema:
Beh, che problema c'è? I grandi e piccoli quotidiani nazionali non fanno lo stesso? Infatti, nessun problema: le nuove leve stanno venendo formate per continuare in questa nobile tradizione di reporting di terza/quarta mano. Basta non lamentarsi se la stampa professionale italiana gode del credito che le guadagnano i loro metodi.
La lettura dell'articolo in sè sarebbe esilarante, se il tema non fosse così serio. Qualche citazione.
Ecco, questo lo sapeva già anche il Dott. Dulcamara (un precursore?), che cito, dall'Elisir d'Amore.
P.S: link omessi per proteggere gli innocenti e non dare troppa visibilità ai colpevoli.
- Si prende qualcosa che circola sul web. Questo semilavorato deve fare scalpore e avere un contenuto anticonvenzionale, possibilmente ecologista, meglio se antagonista (tipo "In una remota provincia della Cina Meridionale un coraggioso medico ha dimostrato che una dieta a base di tofu diminuisce la CO2 atmosferica, rende più intelligenti del 30%, e aumenta il sex-appeal. Ma la Nestlè sta affossando tutto")
- Lo si traduce e lo si mette in bella, così producendo "l'articolo". L'estensore dell'articolo sia giovane, carino/a, e abbia un'accattivante biografia dove dichiara, in maniera ingenua e simpatica, di aver desiderato di scrivere su un giornale da prima dell taglio del cordone ombelicale.
- Non è necessario andare a vedere se il materiale grezzo è per caso vecchio di 4 anni,destituito di ogni fondamento, se è stato smentito da tutti coloro che si interessano professionalmente del tema, o diffuso da un personaggio che è anche un appassionato di chemtrails e ha una web page dove dichiara che la luna è fatta di gorgonzola.
- Visto, si stampi.
- Se per caso si pesta una boazza veramente grande (come capita quando si parla di terapie alternative per i malati di cancro), basta accusare tutti i critici di mentalità medioevale, di non sapere come si scrive un articolo e di essere antidemocratici.
Beh, che problema c'è? I grandi e piccoli quotidiani nazionali non fanno lo stesso? Infatti, nessun problema: le nuove leve stanno venendo formate per continuare in questa nobile tradizione di reporting di terza/quarta mano. Basta non lamentarsi se la stampa professionale italiana gode del credito che le guadagnano i loro metodi.
La lettura dell'articolo in sè sarebbe esilarante, se il tema non fosse così serio. Qualche citazione.
- "Le case farmaceutiche temevano che si arrivasse a questa conclusione, ma ci siamo riusciti ugualmente! Poiché 'il cancro è un fungo, va combattuto con antimicotici naturali' come il bicarbonato di sodio. Si, proprio quello che trovate nei supermercati ad 1,60 euro al kg!" (Dove si scopre, tra l'altro, che il bicarbonato è un antimicotico)
- "Un pacco di pillole chemioterapiche infatti può costare anche 7 mila euro." (Questo pacco, invece, è gratis)
- "A quel punto Simoncini si vide prima condannato per omicidio colposo, poi radiato dall'albo dei medici e poi perseguitato per esercizio abusivo della professione medica." (Il complotto farmaceutico è evidente: normalmente, si persegue, ma qui si arriva a perseguitare)
- "I BENEFICI DEL BICARBONATO DI SODIO sono ormai ampiamente riconosciuti per la cura di alcune malattie acute come influenza e raffreddore" (eh? ampiamente riconosciute da chi?)
- "Il bicarbonato ha la facoltà di alcalinizzare soluzioni acide e quindi aumentarne il PH." (Sì, anche l'ammoniaca ce l'ha)
- "Il Ph del sangue è spesso indice di alcune malattie tant'è che possiamo definire la presenza di alcune malattie proprio in base all'acidità del nostro sangue. Riequilibrando il PH dunque aiutiamo il corpo a raggiungere una certa armonia." (Abbiamo anche un vasto assortimento di sanguisughe, lancette per la pratica del salasso, e ambra grigia estratta dallo stomaco delle balene, che applicata sulla parte dà grandi benefici. Quella fiala contiene polvere di corno di rinoceronte, un toccasana contro l'impotenza.)
- "ecco che il bicarbonato diventerebbe una prima cura per il trattamento del cancro, malattie renali, diabete e, come detto prima, raffreddore e influenza."
Ecco, questo lo sapeva già anche il Dott. Dulcamara (un precursore?), che cito, dall'Elisir d'Amore.
Dulcamara
Udite, udite, o rustici
attenti non fiatate.
Io già suppongo e immagino
che al par di me sappiate
ch’io sono quel gran medico,
dottore enciclopedico
chiamato Dulcamara,
la cui virtù preclara
e i portenti infiniti
son noti in tutto il mondo... e in altri siti.
Benefattor degli uomini,
riparator dei mali,
in pochi giorni io sgombero
io spazzo gli spedali,
e la salute a vendere
per tutto il mondo io vo.
Compratela, compratela,
per poco io ve la do.
È questo l’odontalgico
mirabile liquore,
dei topi e delle cimici
possente distruttore,
i cui certificati
autentici, bollati
toccar vedere e leggere
a ciaschedun farò.
Per questo mio specifico,
simpatico mirifico,
un uom, settuagenario
e valetudinario,
nonno di dieci bamboli
ancora diventò.
Per questo Tocca e sana
in breve settimana
più d’un afflitto giovine
di piangere cessò.
O voi, matrone rigide,
ringiovanir bramate?
Le vostre rughe incomode
con esso cancellate.
Volete voi, donzelle,
ben liscia aver la pelle?
Voi, giovani galanti,
per sempre avere amanti?
Comprate il mio specifico,
per poco io ve lo do.
Ei move i paralitici,
spedisce gli apopletici,
gli asmatici, gli asfitici,
gl’isterici, i diabetici,
guarisce timpanitidi,
e scrofole e rachitidi,
e fino il mal di fegato,
che in moda diventò.
Comprate il mio specifico,
per poco io ve lo do.
L’ho portato per la posta
da lontano mille miglia
mi direte: quanto costa?
quanto vale la bottiglia?
Cento scudi?... Trenta?... Venti?
No... nessuno si sgomenti.
Per provarvi il mio contento
di sì amico accoglimento,
io vi voglio, o buona gente,
uno scudo regalar.
Coro
Uno scudo! Veramente?
Più brav’uom non si può dar.
Dulcamara
Ecco qua: così stupendo,
sì balsamico elisire
tutta Europa sa ch’io vendo
niente men di dieci lire:
ma siccome è pur palese
ch’io son nato nel paese,
per tre lire a voi lo cedo,
sol tre lire a voi richiedo:
così chiaro è come il sole,
che a ciascuno, che lo vuole,
uno scudo bello e netto
in saccoccia io faccio entrar.
Ah! di patria il dolce affetto
gran miracoli può far.
Coro
È verissimo: porgete.
Oh! il brav’uom, dottor, che siete!
Noi ci abbiam del vostro arrivo
lungamente a ricordar.
Ai Modenesi piacerà anche ricordar il detto: "L'e come l'acqua dal Muriel, che l'an fa bein e l'an fa mel." (E' come l'acqua del Dott. Moreali, che non fa bene e non fa male).Udite, udite, o rustici
attenti non fiatate.
Io già suppongo e immagino
che al par di me sappiate
ch’io sono quel gran medico,
dottore enciclopedico
chiamato Dulcamara,
la cui virtù preclara
e i portenti infiniti
son noti in tutto il mondo... e in altri siti.
Benefattor degli uomini,
riparator dei mali,
in pochi giorni io sgombero
io spazzo gli spedali,
e la salute a vendere
per tutto il mondo io vo.
Compratela, compratela,
per poco io ve la do.
È questo l’odontalgico
mirabile liquore,
dei topi e delle cimici
possente distruttore,
i cui certificati
autentici, bollati
toccar vedere e leggere
a ciaschedun farò.
Per questo mio specifico,
simpatico mirifico,
un uom, settuagenario
e valetudinario,
nonno di dieci bamboli
ancora diventò.
Per questo Tocca e sana
in breve settimana
più d’un afflitto giovine
di piangere cessò.
O voi, matrone rigide,
ringiovanir bramate?
Le vostre rughe incomode
con esso cancellate.
Volete voi, donzelle,
ben liscia aver la pelle?
Voi, giovani galanti,
per sempre avere amanti?
Comprate il mio specifico,
per poco io ve lo do.
Ei move i paralitici,
spedisce gli apopletici,
gli asmatici, gli asfitici,
gl’isterici, i diabetici,
guarisce timpanitidi,
e scrofole e rachitidi,
e fino il mal di fegato,
che in moda diventò.
Comprate il mio specifico,
per poco io ve lo do.
L’ho portato per la posta
da lontano mille miglia
mi direte: quanto costa?
quanto vale la bottiglia?
Cento scudi?... Trenta?... Venti?
No... nessuno si sgomenti.
Per provarvi il mio contento
di sì amico accoglimento,
io vi voglio, o buona gente,
uno scudo regalar.
Coro
Uno scudo! Veramente?
Più brav’uom non si può dar.
Dulcamara
Ecco qua: così stupendo,
sì balsamico elisire
tutta Europa sa ch’io vendo
niente men di dieci lire:
ma siccome è pur palese
ch’io son nato nel paese,
per tre lire a voi lo cedo,
sol tre lire a voi richiedo:
così chiaro è come il sole,
che a ciascuno, che lo vuole,
uno scudo bello e netto
in saccoccia io faccio entrar.
Ah! di patria il dolce affetto
gran miracoli può far.
Coro
È verissimo: porgete.
Oh! il brav’uom, dottor, che siete!
Noi ci abbiam del vostro arrivo
lungamente a ricordar.
P.S: link omessi per proteggere gli innocenti e non dare troppa visibilità ai colpevoli.
Wednesday, May 16, 2012
Geni
Non so come vanno chiamati Jobs, Zuckerberg e altri uomini d'affari creativi e di successo, ma non mi pare che il prevalente "geni" sia il termine giusto. E non solo perché le iperboli non fanno che crescere all' avvicinarsi dell' IPO di facebook.
Friday, April 27, 2012
Visione
Un uomo1 che pedala lentamente per corso Canalchiaro, deserto nelle prime ore della mattina, seguito dal volo di una nuvola di colombi.
1) "Servizio alimentazione volatili comune di Modena"
1) "Servizio alimentazione volatili comune di Modena"
Tuesday, April 24, 2012
The Racket
This leader of the Economist reminds me of Dino and Luigi Vercotti of a classic Monty Python skit (Army Protection Racket)
"You've got a nice country here, Argentines. We wouldn't want anything to happen to it. it would be a shame if...'Cos things break, don't they? International credit breaks, things catch fire..."
One hopes that, in the same fashion, an officer in charge would stand up:
"No, no this is silly. The whole premise is silly and it's very badly written. I'm the senior officer here and I haven't had a funny line yet. So I'm stopping it."
However, I'm not holding my breath for this to happen: after all Dino and Luigi were funny. The article is not.
"You've got a nice country here, Argentines. We wouldn't want anything to happen to it. it would be a shame if...'Cos things break, don't they? International credit breaks, things catch fire..."
One hopes that, in the same fashion, an officer in charge would stand up:
"No, no this is silly. The whole premise is silly and it's very badly written. I'm the senior officer here and I haven't had a funny line yet. So I'm stopping it."
However, I'm not holding my breath for this to happen: after all Dino and Luigi were funny. The article is not.
Wednesday, April 18, 2012
Face(s)Boom: a prophecy
After facebook's IPO, the US stock technological market will tank, 2001 like. This will solve the EU bond crisis. Mark my words.
P.S: For the inquisitive mind: after Facbook paid $1bilion (!!!!!) for instagram, Don Dodge, a Google executive and start-up veteran, has noted that the social network is paying about $30 per user for Instagram, and other social apps have been valued at anywhere from $20 to $50 per user.
Now this is the kind of nonsense that was all the rage in the pre-2001 new economy days. Too bad "FuckedCompany" is no more.
P.S: For the inquisitive mind: after Facbook paid $1bilion (!!!!!) for instagram, Don Dodge, a Google executive and start-up veteran, has noted that the social network is paying about $30 per user for Instagram, and other social apps have been valued at anywhere from $20 to $50 per user.
Now this is the kind of nonsense that was all the rage in the pre-2001 new economy days. Too bad "FuckedCompany" is no more.
A post on Sean Carroll blog.
This was a comment to this post of Sean Carroll's:
@TychaBrahe: "And perhaps then we need to teach that in school as part of the science curriculum. What you have here is Gerber’s. The meat is very far out of reach, but you can get there. And if you aren’t willing to devote your life to getting there, then you do need to take on faith the pronouncements of those who have done so."
Oh my. This is, plain and simple, how one would define a priest chaste: "True understanding is very far out of reach, but you can get there. And if you aren’t willing to devote your life to getting there, then you do need to take on faith the pronouncements of those who have done so."
The crux of the problem appears to be that a fairly large portion of scientists are - at heart - positivists, meaning that they think science makes assertions about what is true. (Even if most of them do publicly tell that they are Popper's followers, meaning they believe science makes assertions about what is false, a very different kind of fish).
When - inevitably - some of the previous "truths" is falsified, that turns out not to be good science PR.
A number of people claiming to speak in name of science also goes around making statements about the very small probability of something happening. (This is, by the way, bad methodology: a book called "The Black Swan" explains why.)
When that something happens, (say, Fukushima blows up, the Challenger disintegrates) that also turns out not to be good science PR.
Scientific eschatology can also be called to task as not being a source for good PR, seeing as, these days, it touts as sound a version of the anthropic principle depending on the existence of 10^500 universes created by the vagaries of an inflaton field whose existence is "theoretically testable".
Last, but not least, the attitude of many subscribers to the so called "new atheism" movement (aggressively ridiculing anybody not adhering to their point of view), isn't helping any.
Ideas for better PR, anyone?
@TychaBrahe: "And perhaps then we need to teach that in school as part of the science curriculum. What you have here is Gerber’s. The meat is very far out of reach, but you can get there. And if you aren’t willing to devote your life to getting there, then you do need to take on faith the pronouncements of those who have done so."
Oh my. This is, plain and simple, how one would define a priest chaste: "True understanding is very far out of reach, but you can get there. And if you aren’t willing to devote your life to getting there, then you do need to take on faith the pronouncements of those who have done so."
The crux of the problem appears to be that a fairly large portion of scientists are - at heart - positivists, meaning that they think science makes assertions about what is true. (Even if most of them do publicly tell that they are Popper's followers, meaning they believe science makes assertions about what is false, a very different kind of fish).
When - inevitably - some of the previous "truths" is falsified, that turns out not to be good science PR.
A number of people claiming to speak in name of science also goes around making statements about the very small probability of something happening. (This is, by the way, bad methodology: a book called "The Black Swan" explains why.)
When that something happens, (say, Fukushima blows up, the Challenger disintegrates) that also turns out not to be good science PR.
Scientific eschatology can also be called to task as not being a source for good PR, seeing as, these days, it touts as sound a version of the anthropic principle depending on the existence of 10^500 universes created by the vagaries of an inflaton field whose existence is "theoretically testable".
Last, but not least, the attitude of many subscribers to the so called "new atheism" movement (aggressively ridiculing anybody not adhering to their point of view), isn't helping any.
Ideas for better PR, anyone?
Friday, March 30, 2012
Bravo Rosario Giuliani
Grande concerto, ieri sera al Baluardo della Cittadella di Modena, del Giuliani-Bosso-Pietropaoli-Di Leonardo: un omaggio a Coleman a Calcinaia 27 marzo 2012 Eventi a Pisa
„trio Rosario Giuliani (sax contralto), Enzo Pietropaoli (contrabbasso),Marcello Di Leonardo (batteria) con l'ospite di lusso Fabrizio Bosso (tromba). Ero andato senza conoscere il programma e sapere che era dedicato alla musica di Ornette Coleman
(che in genere non amo) mi aveva un po' preoccupato - ingiustificatamente.
Giuliani e i suoi hanno sapientemente rielaborato lo spigoloso linguaggio free creando una terra di mezzo (frrebop, diciamo) dalla quale hanno regalato al pubblico 90 minuti di energia irreprimibile, facendo del proprio innegabile virtuosismo un mezzo espressivo piuttosto che un ornamento fine a se stesso (come capita spesso). Spero di poter più tardi mettere un video della serata.
“
Potrebbe interessarti: http://www.pisatoday.it/eventi/concerti/giuliani-bosso-pietropaoli-di-leonardo-omaggio-coleman-calcinaia-27-marzo-2012.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/PisaToday/163307690398788
„trio Rosario Giuliani (sax contralto), Enzo Pietropaoli (contrabbasso),Marcello Di Leonardo (batteria) con l'ospite di lusso Fabrizio Bosso (tromba). Ero andato senza conoscere il programma e sapere che era dedicato alla musica di Ornette Coleman
(che in genere non amo) mi aveva un po' preoccupato - ingiustificatamente.
Giuliani e i suoi hanno sapientemente rielaborato lo spigoloso linguaggio free creando una terra di mezzo (frrebop, diciamo) dalla quale hanno regalato al pubblico 90 minuti di energia irreprimibile, facendo del proprio innegabile virtuosismo un mezzo espressivo piuttosto che un ornamento fine a se stesso (come capita spesso). Spero di poter più tardi mettere un video della serata.
“
Potrebbe interessarti: http://www.pisatoday.it/eventi/concerti/giuliani-bosso-pietropaoli-di-leonardo-omaggio-coleman-calcinaia-27-marzo-2012.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/PisaToday/163307690398788
Friday, March 23, 2012
Contrarian
Reading contrarian reviews of books, movies etc. is usually as or more informative and quicker than reading the majority opinion.
So much about consistency
Ask a physicist, he'll tell you nature is efficient and minimalist; ask a biologist, he'll tell you it's inefficient and wasteful.
Wednesday, March 14, 2012
Can you falsify
Sam Harris is the author of the book "Free Will". The central point of his book is that free will is an illusion, because the reason of every our action are completely removed from our control and - even - our consciousness.
In other words: "I may be able to choose, but I cannot choose what I choose"
This way of framing the problem (as any other way, I admit) has a side that bothers me, as expressed by the following (Popper inspired) question:
"Is it possible to imagine an entity that is given free will in a sense that complies with the above objection?"
The problem is - obviously - that I cannot (and I'd like to ask Sam Harris). If the answer is indeed that such an entity cannot exist then we need to ask to ourselves if the reason is that the above objection is self-satisfying and therefore not very helpful (sort of saying "black is black" when asked to define black: true but trivially so) ? Or is the idea of free will intrinsically meaningless (like the "heigth of sweetness")? Or - finally - is the underlying definition of free will so bad that we need to go back to the drawing board before discussing its existence?
I rather tend to side with the third possibility, to which the first one may perhaps be reduced. The second remains a possibility, but it begs further explanations - after all, we do not spend much time debating the height of sweetness.
In other words: "I may be able to choose, but I cannot choose what I choose"
This way of framing the problem (as any other way, I admit) has a side that bothers me, as expressed by the following (Popper inspired) question:
"Is it possible to imagine an entity that is given free will in a sense that complies with the above objection?"
The problem is - obviously - that I cannot (and I'd like to ask Sam Harris). If the answer is indeed that such an entity cannot exist then we need to ask to ourselves if the reason is that the above objection is self-satisfying and therefore not very helpful (sort of saying "black is black" when asked to define black: true but trivially so) ? Or is the idea of free will intrinsically meaningless (like the "heigth of sweetness")? Or - finally - is the underlying definition of free will so bad that we need to go back to the drawing board before discussing its existence?
I rather tend to side with the third possibility, to which the first one may perhaps be reduced. The second remains a possibility, but it begs further explanations - after all, we do not spend much time debating the height of sweetness.
Thursday, February 9, 2012
The problem wih music
Next time you hear someone complaining about how internet/piracy/(whatever) hurts music/movies/literature, and that someone happens to be part of the industry, think of this article.
The Problem With Music
by Steve Albini
Whenever I talk to a band who are about to sign with a major label, I always end up thinking of them in a particular context. I imagine a trench, about four feet wide and five feet deep, maybe sixty yards long, filled with runny, decaying shit. I imagine these people, some of them good friends, some of them barely acquaintances, at one end of this trench. I also imagine a faceless industry lackey at the other end holding a fountain pen and a contract waiting to be signed. Nobody can see what’s printed on the contract. It’s too far away, and besides, the shit stench is making everybody’s eyes water. The lackey shouts to everybody that the first one to swim the trench gets to sign the contract. Everybody dives in the trench and they struggle furiously to get to the other end. Two people arrive simultaneously and begin wrestling furiously, clawing each other and dunking each other under the shit. Eventually, one of them capitulates, and there’s only one contestant left. He reaches for the pen, but the Lackey says “Actually, I think you need a little more development. Swim again, please. Backstroke”. And he does of course. (Read all...)
The Problem With Music
by Steve Albini
Whenever I talk to a band who are about to sign with a major label, I always end up thinking of them in a particular context. I imagine a trench, about four feet wide and five feet deep, maybe sixty yards long, filled with runny, decaying shit. I imagine these people, some of them good friends, some of them barely acquaintances, at one end of this trench. I also imagine a faceless industry lackey at the other end holding a fountain pen and a contract waiting to be signed. Nobody can see what’s printed on the contract. It’s too far away, and besides, the shit stench is making everybody’s eyes water. The lackey shouts to everybody that the first one to swim the trench gets to sign the contract. Everybody dives in the trench and they struggle furiously to get to the other end. Two people arrive simultaneously and begin wrestling furiously, clawing each other and dunking each other under the shit. Eventually, one of them capitulates, and there’s only one contestant left. He reaches for the pen, but the Lackey says “Actually, I think you need a little more development. Swim again, please. Backstroke”. And he does of course. (Read all...)
Tuesday, February 7, 2012
Happy Birthday, Charles.
"A wonderful fact to reflect upon, that every human creature is constituted to be that profound secret and mystery to every other. A solemn consideration, when I enter a great city by night, that every one of those darkly clustered houses encloses its own secret; that every room in every one of them encloses its own secret; that every beating heart in the hundreds of thousands of breasts there, is, in some of its imaginings, a secret to the heart nearest it! Something of the awfulness, even of Death itself, is referable to this. No more can I turn the leaves of this dear book that I loved, and vainly hope in time to read it all. No more can I look into the depths of this unfathomable water, wherein, as momentary lights glanced into it, I have had glimpses of buried treasure and other things submerged. It was appointed that the book should shut with a spring, for ever and for ever, when I had read but a page. It was appointed that the water should be locked in an eternal frost, when the light was playing on its surface, and I stood in ignorance on the shore. My friend is dead, my neighbour is dead, my love, the darling of my soul, is dead; it is the inexorable consolidation and perpetuation of the secret that was always in that individuality, and which I shall carry in mine to my life's end. In any of the burial-places of this city through which I pass, is there a sleeper more inscrutable than its busy inhabitants are, in their innermost personality, to me, or than I am to them?"
-- Charles Dickens, A Tale of Two Cities
-- Charles Dickens, A Tale of Two Cities
Friday, January 20, 2012
Prospero
Our revels now are ended. These our actors,
As I foretold you, were all spirits, and
Are melted into air, into thin air:
And like the baseless fabric of this vision,
The cloud-capp'd tow'rs, the gorgeous palaces,
The solemn temples, the great globe itself,
Yea, all which it inherit, shall dissolve,
And, like this insubstantial pageant faded,
Leave not a rack behind. We are such stuff
As dreams are made on; and our little life
Is rounded with a sleep.
As I foretold you, were all spirits, and
Are melted into air, into thin air:
And like the baseless fabric of this vision,
The cloud-capp'd tow'rs, the gorgeous palaces,
The solemn temples, the great globe itself,
Yea, all which it inherit, shall dissolve,
And, like this insubstantial pageant faded,
Leave not a rack behind. We are such stuff
As dreams are made on; and our little life
Is rounded with a sleep.
Wednesday, January 18, 2012
De super cordis - On superstrings
Having read Brian Greene's "The elegant universe" and thumbed through his "The Hidden Reality", I feel the irresistible urge to paraphrase a well known sentence(*) as
"When all you think of are strings, every solution looks like a knot"
*)"When all you have is a hammer, every problem tends to look like a nail"
*)"When all you have is a hammer, every problem tends to look like a nail"
--
Avendo letto "L'universo Elegante" e aver sfogliato "La realtà Nascosta" di Brian Greene, non posso evitare di parafrasare un famoso detto(*):
"Quando tutto ciò a cui pensi sono stringhe, ogni soluzione sembra un nodo"
*) "Quando tutto quello che hai è un martello, tutti i problemi ti sembrano chiodi"
*) "Quando tutto quello che hai è un martello, tutti i problemi ti sembrano chiodi"
Subscribe to:
Posts (Atom)