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I misteriosi misteri di Modena
Cara Gazzetta di Modena:
Volevo ringraziarti per la nuova, geniale rubrica umoristico-satirica
intitolata "i misteri di Modena". All'inizio avevo pensato si trattasse
di una colonna seria, ed ero un po' perplesso (ad esempio perché mi
pare che poche città - come dice anche mia moglie, che è di Roma -
possano essere meno misteriose di Modena).
Solo nel corso della
lettura mi sono reso conto della vera natura dell'articolo. E anche
questo presentarsi come rubrica seria, in fondo, fa parte della geniale
vis comica dell'autore.
E' solo osservando attentamente come
il fondamentale disprezzo per le regole della composizione e della
sintassi italiana (che a tratti coinvolge l'ortografia) diventi
gradualmente assenza di logica che si possono apprezzare le vere e
proprie perle umoristiche che l'autore ha disseminato in questi
godibilissimi articoli.
Mi riferisco a frasi come:
(http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2013/03/03/news/scarpa-professore-tiranno-o-scienziato-illuminato-1.6633821)
"Nato nel 1752 a Lorenzaga, paese vicino a Venezia, ha conosciuto
Napoleone e divenne amico di Alessandro Volta. Culmina la sua carriera
all'Università di Modena nel 1772."
dove il supremo, farsesco
disprezzo della consecutio temporum si coniuga alla costruzione di
"culminare" come verbo transitivo (io ti culmino, o carriera);
Oppure: "Ma qual era lo scopo del teatro anatomico voluto da Scarpa
proprio a Modena? Lo scopo era quello di effettuare, davanti ai propri
studenti, dissezioni sui corpi di cadaveri, per studiare gli organi
umani e le funzioni vitali, tanto che diverse parti del corpo umano
prendono il nome dato da Scarpa." dove una brillante tautologia (il
teatro anatomico che serve a studiare gli organi umani:ohibò, chi
l'avrebbe immaginato?) si uniscono buffe costruzioni (corpi di cadaveri
dove chiunque scriverebbe cadaveri) ;
(http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2013/03/10/news/villanova-nella-chiesa-dove-si-cacciano-i-demoni-1.6668450)
O anche "A fianco della normale attività religiosa al servizio della
comunità di Villanova, il primo parroco, Don Goffredo Polacchini, fino
al 1971 esorcista incaricato della Curia modenese, svolgeva anche le
pratiche per sconfiggere le possessioni.....Ma sul perché Villanova
fosse diventata il punto in cui il bene sconfiggeva il male, anche
questo è avvolto dal mistero. Il freddo e la leggera foschia scendono
sul campanile della Chiesa, mentre le storie di diavoli si perdono per
le campagne, tra casolari e campi della pianura.", dove si sceglie di
ignorare che, visto che il parroco di Villanova era anche esorcista,
il mistero non c'è, e che le storie di diavoli sono davvero perse, visto
che l'articolo non ne contiene alcuna. Per tacere della irresistibile
parodia della retorica misterica che ispira la chiusa dell'articolo.
Quasi ci si perde l'ulteriore sfregio alla grammatica (“Ma sul
perché...anche questo è avvolto dal mistero”)
Il pezzo di Domenica 17/03, poi, sulla Chiesa di S. Domenico, è un vero gioiello:
"Un altro (mistero. ndr) riguarda i misteriosi tunnel sotterranei, e
qui la storia si infittisce nei secoli, per tornare al 1243" (Bella la
storia che si infittisce quasi fosse semolino.);
"Lo scopo era
quello di mettersi al riparo da attacchi nemici al Ducato, ma anche per
andare o uscire dalla città per diversi motivi come [...] commesse
segrete nelle ore notturne" (Raffinato il passaggio da "scopo di" a
"scopo per"; arguto il finto contrario "andare o uscire", enigmatiche le
commesse segrete - forse sono le impiegate dei negozi del centro?)
Ma davvero non è possibile elencare il delirio di strafalcioni,
anacoluti, antinomie e assenza di generale buon senso che, presentandosi
quasi ad ogni frase, rendono questi articoli degni degli indimenticati
fratelli de Rege.
Mi permetto solo un suggerimento: spostate la
collocazione della rubrica in fondo al giornale in modo che anche i meno
avveduti possano coglierne la funzione umoristica. Magari al posto di
quella triste rubrica chiamata "Figadein", che - abbastanza
inspiegabilmente - immalinconisce periodicamente la lettura del
giornale. A proposito: qual è la sua funzione? E' un po' che me lo
chiedo: questo sì, che è uno dei misteri di Modena.
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