La paura è tanta, la consapevolezza poca, visto che ho sentito dire "Ho un'amica celiaca e vegetariana, praticamente non mangia nient'altro che seitan" (seitan è il nome che in Aisa, si dà al glutine puro).
Ho cercato allora di informarmi e ho trovato un articolo, bello ed esauriente, pubblicato dal New yorker qualche mese fa e intitolato "Against the grain".
Tutti quelli che s'interessano di quello che mangiano per più del tempo necessario a mangiarlo dovrebberlo leggerlo. Siccome però è in inglese e lunghetto, ne riassumo i punti principali di seguito.
- Il glutine fa sicuramente male ai celiaci, che costituiscono circa l'1% della popolazione;
- L'incidenza della celiachia negli ultimi 70 anni è quintuplicata passando dallo 0.2% all'1% e non per una migliore capacità diagnostica. Però nessuno sa perché: quasi certamente si tratta di un fattore ambientale, ma nessuno ne ha finora proposto uno plausibile
- Negli ultimi anni si è diffusa (soprattutto negli USA) l'opinione che esista una forma di tolleranza non-celiaca al glutine di cui una grande percentuale di persone (fino al 40%) è convinta di soffrire.
- Uno studio medico standard (effettuato col metodo doppio cieco) che ha mostrato l'esistenza della intolleranza non-celiaca al glutine (2011, Dr. Peter Gibson Monash University)
- Ma le conclusioni dello studio di cui sopra sono poi state messe in questione da un altro studio - che invece ha attribuito l'intolleranza ai FODMAP - fermentable oligosaccharides, disaccharides, monosaccharides, and polyols, in pratica un gruppo di carboidrati che tendono a fermentare nell'intestino e che sono spesso associati a cibi che contengono anche glutine;
- Ma gli studi clinici sull'alimentazione sono lunghi e difficili.
- Spesso una dieta priva di glutine fa star meglio chi la fa perché elimina anche molti altri nutrienti in eccesso nelle nostre diete (grassi zuccheri, FODMAPs - q.v.)
- In ogni caso i medici sono convinti che l'intolleranza non-celiaca al glutine sia vastamente sovradiagnosticata un po' si mette in mezzo gente che non dovrebbe proprio fare diagnosi (psicologi, personal trainer...) e perchè il gluten-free è ormai una moda e un business
- E' però anche vero che l'industria alimentare utilizza il glutine come addittivo in dosaggi ben lontani da quelli presenti nelle diete tradizionali e l'effetto di questi dosaggi non è noto (e non è escluso che possa sensibilizzare alcuni).
- La margarina fa peggio del burro.
- Nathan Myrvold ha definitivamente più interessi che capelli
Stretta la foglia, larga via...
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