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Monday, October 12, 2015

Di un libro quasi comperato (grazie al cane). Quasi una recensione, quindi.

Ritratto di Marie salvatrice
In una delle mie puntate in libreria del Sabato mattina, ho preso in  mano il libro di Yanis Varoufakis, "E' l'economia che cambia il mondo". Mi dirigevo verso la cassa, deciso ad acquistarlo, quando Marie (il mio cane di 5 anni, e compagna delle mie passeggaite di Sababto mattina. Illustrata a sinistra), ha deciso, come fanno quelli della sua specie che non avrebbe mai e poi mai potuto abbandonare il negozio senza avere prima placato la sua sete di conoscenza annusando un odore - quasi certamente  rivoltante - che proveniva dall'angolo opposto a quello dove si trova la cassa. Ve beh, è Sabato per me e anche per il cane - mi sono detto assecondandola. Mentre lasciavo che annusasse a sazietà, ho adocchiato una poltroncina modello IKEA che la provvidenza libraia aveva messo proprio a portata delle mie terga, e mi ci sono accomodato iniziando  a sfogliare il libro, mentre Marie si posizionava strategicamente nel punto di massimo ingombro, in modo da far inciampare tutti quelli che passassero nel raggio di una ventina di metri dalla mia postazione.

Questo contrattempo in forma di cane ha fatto sì che mi rendessi conto che Yanis:

  • Scrive con l'abusato e ormai quasi insopportabile artificio retorico di "X spiegato a mia figlia";
  • Ritiene che l'agricoltura sia stata inventata dagli europei perché avevano depauperato l'ambiente...
  • ...ma non dagli australiani che "vivevano in armonia con la natura" creando miti e opere d'arte "di rilevantissimo valore culturale"...
  • ...mentre gli africani (che  avevano anch'essi l'agricoltura: perché, Yanis non lo spiega) non sono riusciti a dominare l'Europa perchè per motivi cliematici non potevano trapiantare le loro colture da Sud a Nord;
  • Ritiene che la rivoluzione industriale britannica sia stata causata dai proprietari feudali per riciclare il surplus di manodopera nelle industrie, e che questo abbia disgraziatamente distrutto la millenarie tradizioni agricole feudali. Questo viene scritto con una vena di rimpianto - I kid you not - mentre il fatto che in altre regioni d'Europa il permanere di quelle millenarie tradizioni risultasse oin crisi alimentari e (orribili) carestie periodiche pare non turbare più di tanto il Nostro.
  • Ritiene che tutta la storia umana sia una di sopraffazione in perpetuo inseguimento del surplus, che solo pochi saggi gruppi umani evitano. Gli aborigeni australiani sono l'unico esempio in cui mi sono imbattuto.
  • Generalmente pensa che il modo migliore di risolvere ogni problema economico sia attraverso una legge impositiva creata dal "Governo" la cui (del Governo) bontà è sempre data per certa.
A queso punto Marie ha visto un beagle uscire dalla libreria e ha dato chiari segni di volerlo seguire, strappandomi dalla marea di insulsaggini in cui Varoufakis mi stava avviluppando. Ho riposto il libro nello scaffale, e, decidendo che stava molto meglio lì, sono uscito dal negozio. Grazie al cane.

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