A natale abbiamo speso molto meno dell'anno scorso, dice l'ADICONSUM, e un bel po' : il 20%.
La malcelata soddisfazione che traspare dai molti commenti su questi dati (dati?? io direi di aspettare un po': come si fanno ad avere i dati sui consumi di natale il 26/12???) assomiglia un po' al sacrificio di Origene (che si tagliò i coglioni per far dispetto alla moglie).
Non c'è bisogno di essere degli economisti per capire che esultare simultaneamente per il ritorno alla sobrietà dei consumi e stracciarsi le vesti per le difficoltà che la crisi procurerà a tutti noi è contradditorio. Almeno fino a che non mangeremo tutti quello che produciamo direttamente, ma non so se è il caso di augurarselo: la vita nell'economia di sussistenza non è comoda, chiedete - che so - a un contadino bengalese.
Dopo anni di scemenze mercatistiche, mi deprime pensare di dover ascoltare per anni scemenze pauperistiche.
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